Viaggiare all’estero è un’esperienza entusiasmante, ma può diventare imbarazzante se non conosci le differenze culturali. A volte, un gesto che ti sembra innocuo può avere un significato completamente diverso in un altro Paese. Molti di questi gesti hanno origini antiche o derivano da differenze culturali profonde. Ecco quindi una guida da salvare su 5 gesti da evitare all’estero, con qualche curiosità per evitare di sembrare un turista maleducato!
1. Il Pollice in Su
Quante volte hai dato il classico “pollice in su” per dire che va tutto bene? Per noi occidentali significa semplicemente “tutto ok”. Ma attenzione! In paesi come l’Iran e la Grecia, il pollice in su ha lo stesso significato volgare del dito medio. Quindi, la prossima volta che vuoi fare un bel “pollicione” in viaggio, pensa bene a dove ti trovi. Non vorrai certo offendere qualcuno per sbaglio, vero? Curiosità: in alcune culture, questo gesto ha radici storiche. Nell’antica Roma, il pollice su o giù poteva decidere la sorte dei gladiatori! Ma, se non ti trovi nel Colosseo e vuoi evitare guai, meglio limitarsi a un bel sorriso.
2. Segno di vittoria in Inghilterra e “OK” in Brasile
Tra i gesti da evitare all’estero rientrano le dita a “V”, con l’indice e il medio sollevati, sinonimo di vittoria o pace per molti di noi, perfette per un selfie. Ma non se lo fai in Inghilterra con il palmo rivolto verso di te. In questo caso in pratica è l’equivalente del nostro dito medio. Questo gesto risale all’epoca medievale, quando gli arcieri britannici mostravano due dita ai nemici francesi in segno di sfida, dimostrando di poter ancora tirare con l’arco. Ma non finisce qui: se in Brasile fai il gesto dell’“OK” (indice e pollice che formano un cerchio), sappi che è ritenuto un gesto osceno. Quindi, se vuoi far sapere che va tutto bene, meglio usare altre parole!
3. Soffiarsi il naso in pubblico in Giappone
Hai mai sentito il bisogno di soffiarti il naso in pubblico? Beh, in Giappone è meglio non farlo. Se non mai visto un giapponese soffiarsi il naso in un ristorante ci sarà un motivo! Farlo davanti agli altri è considerato estremamente maleducato e poco igienico. In questi casi, piuttosto, meglio tirare su col naso (anche se a noi sembra strano), oppure aspettare di essere in privato per liberarsi del fastidio. Se sei in un luogo pubblico, opta per un bagno o un’area appartata per evitare occhiate di disapprovazione. In Giappone, l’idea di evitare gesti che implicano la diffusione di germi è legata alla cultura della pulizia e del rispetto per gli altri.
4. Accavallare le gambe mostrando la suola delle scarpe
Sì, sì, sappiamo che accavallare le gambe è comodo e rilassante, ma in paesi come l’Arabia Saudita, l’Egitto e altre parti del Medio Oriente, mostrare la suola delle scarpe è considerato estremamente offensivo perchè è la parte più impura. Le scarpe sono viste come sporche (per ovvie ragioni) e mostrarne la suola equivale a dire “non ti rispetto” o, peggio ancora, “sei talmente poco importante per me, che ti mostro la parte più sporca”. Quindi, se stai sorseggiando un tè in un caffè arabo, tieni le suole ben piantate a terra e non perderti in atteggiamenti troppo rilassati!
5. Toccare la testa in Thailandia
In Thailandia (ma anche in altre culture buddiste) la testa è considerata la parte più sacra del corpo. Toccare la testa di una persona, anche in modo affettuoso, rientra tra i gesti da evitare all’estero perchè è considerato estremamente irrispettoso. Anche se ti trovi davanti a un bambino carino, trattieni l’impulso di dare una pacca sulla testa! È come toccare la corona di un re! In Thailandia il rispetto per il corpo è molto forte, quindi, a meno che tu non voglia passare per maleducato, meglio tenere le mani a posto
Viaggiare è un’avventura meravigliosa, e imparare a evitare questi piccoli errori culturali può rendere la tua esperienza ancora più piacevole e divertente. Quindi, prima di lanciarti in gesti spontanei, fai attenzione e sii consapevole di dove ti trovi. Ora che sconosci alcuni gesti da evitare all’estero, sei pronto per esplorare il mondo senza rischiare figuracce! Un sorriso, però, va bene ovunque!
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