Hai presente quando ti dicono che la Colombia è il Paese del caffè, della salsa e di Shakira? Bene, noi ti diciamo “non solo, andiamo oltre” perché il vero modo per conoscere la Colombia è…assaporarla.
Si, i piatti tipici colombiani sono la porta d’ingresso più gustosa alla sua cultura. Ogni boccone è una cartolina che profuma di mais, formaggio, spezie e ti fa viaggiare dalle montagne andine fino alle coste caraibiche.
Questo articolo non è un semplice elenco di ricette pensato per farti venire l’acquolina in bocca. Quella colombiana è una cucina ricca di tradizioni regionali, influenze indigene, africane e spagnole, per cui vogliamo raccontarti la storia e le curiosità dei piatti tipici colombiani e darti consigli su cosa ordinare quando sei in Colombia (o al ristorante colombiano più vicino).
Vamos? Ecco i protagonisti:
AJIACO
La zuppa di Bogotà.

L’ajiaco è una zuppa-stendardo della cucina andina: un brodo caldo con pollo tagliato a pezzetti sfilacciato, pannocchia di mais intera, patate bollite e l’immancabile erba aromatica chiamata guascas. È una zuppa che sa di casa e di domenica in famiglia, una vera coccola, perfetta per le altitudini fresche di Bogotá.
La sua particolarità? Le diverse varietà di patate: criolla (piccola, gialla, dolce, che si sfalda quasi subito dando cremosità al brodo), sabanera (la più consistente, che resta a pezzetti e “sostiene” il piatto), pastusa (farinosa e perfetta per addensare, regalando quella densità vellutata). Le pannocchie di mais tagliate a rondelle aggiungono dolcezza e croccantezza al piatto.
L’ajiaco viene servito con riso bianco (sì, ‘riso più patate’ è un’accoppiata che in Italia suona strana ma che in Colombia è sacrosanta), capperi e una crema di latte. Ci rendiamo conto che detta così non suona per niente invitante……ma credeteci, è una goduria!
Curiosità: nonostante il nome (“ají” in spagnolo indica il peperoncino), nell’ajiaco non si mette peperoncino. Il nome inganna, questo piatto tipico colombiano non è piccante. E’ un zuppa diffusa nelle zone dell’America Latina e ogni Paese l’ha fatta sua; a Bogotá il peperoncino è sparito quasi del tutto, sostituito dalle guascas. Insomma, il nome è rimasto, ma il carattere “piccante” si è perso lungo la strada.
FIAMBRE PAISA
Il pranzo della festa e della famiglia.

Il fiambre colombiano è una delle sorprese meno conosciute fuori dal Paese e, onestamente, una delle cose più buone che abbiamo assaggiato a Medellin. E’ un piatto festivo che unisce carne, riso, uova, verdure e spezie, avvolti in grandi foglie di banana il che lo rende un pasto completo dal packaging sostenibile e biodegradabile.
In sostanza è il pranzo al sacco colombiano, ma niente a che vedere con il nostro panino prosciutto e formaggio infilato in fretta nello zaino. Tradizionalmente, infatti, il fiambre paisa nasce come il pasto che i contadini della regione di Antioquia portavano con sé quando lavoravano nei campi o viaggiavano. Tra i piatti tipici colombiani è quello che ha superato a pieni voti l’Angelo-test, lui che è sempre molto puntiglioso e critico nei confronti della cucina.
Il fiambre paisa è tipico di certe celebrazioni e raduni familiari, molto presente sulle tavole soprattutto in alcune feste tradizionali.
Curiosità: esistono versioni locali con ingredienti che cambiano da famiglia a famiglia: pensalo come il “piatto degli avanzi studiato” che diventa la star della tavola o dei pic nic……altro che schiscetta!
BANDEJA PAISA
Una montagna di gusto…..e di calorie!

Ok, ora dobbiamo soffermarci un attimo su questo piatto, a partire dalla parola bandeja che significa vassoio….e abbiamo detto tutto! Se cerchi qualcosa che rappresenti la generosità colombiana, la Bandeja Paisa è perfetta. Nata nella regione paisa (Antioquia), è una gigantesca tavola in un piatto, una sorta di buffet monoporzione: riso, fagioli rossi, carne macinata, chicharrón (cotica/pancetta fritta), chorizo, platano fritto, avocado, arepa e un bel uovo fritto sopra (visto che le uova in Colombia non mancano letteralmente mai) . È l’apoteosi del “tutto insieme e subito”.
La bandeja paisa ha origini umili: era il piatto dei contadini della regione di Antioquia (da cui il nome paisa, che indica gli abitanti di quella zona). Gente che lavorava nei campi o in miniera e aveva bisogno di un pasto iper-calorico per affrontare giornate durissime.
È un po’ come se in Italia qualcuno avesse messo nello stesso piatto pasta, cotoletta, fagioli all’uccelletto, polenta e salame. Insomma, un’esagerazione calorica…ma che funziona. Una bandeja paisa può superare tranquillamente le 2000 calorie: praticamente il fabbisogno giornaliero in un unico pasto. Non a caso, in Colombia si dice che “dopo una bandeja paisa, hai energie per scalare le Ande”.
Curiosità: la bandeja è considerata dai colombiani il biglietto da visita della loro cucina. E’ talmente identitaria che molte volte diventa simbolo regionale e provare una versione “locale” è quasi un rito: ogni zona ha piccole variazioni. Se hai fame da lupo, questo è il piatto che ti mette KO con orgoglio (noi non siamo riusciti a finirlo)
PANDEQUESO
Il paninetto al formaggio.

Passiamo ai piatti tipici colombiani perfetti per lo spuntino pomeridiano: il pandequeso è un piccolo panino rotondo fatto con farina di yuca (o tapioca), formaggio e uova. Il risultato è un boccone morbido, leggermente gommoso e profumatissimo che si scioglie in bocca. In Colombia il pandequeso è lo snack perfetto da accompagnare al caffè, dentro il quale solitamente si inzuppa….un po’ come per noi il cornetto al bar.
La differenza sostanziale? Qui il protagonista è il formaggio dentro l’impasto: non è un ripieno che aggiungi dopo, ma l’anima stessa del panino. Ogni morso è già ‘condito’. Si mangia soprattutto a colazione o come spuntino di metà pomeriggio, quando la pausa caffè (il famoso “tinto” colombiano) chiama a gran voce un compagno salato.
In alcune panetterie trovi le versioni più filanti, con formaggio che sembra non finire mai, oppure più croccanti e asciutte. Insomma, c’è un pandequeso per ogni gusto. L’uso della farina di yuca gli conferisce quella consistenza particolare, diversa dal pane di frumento a cui siamo abituati: un po’ elastico, leggermente ‘chewy’ e per questo sorprende al primo morso.
AREPA
Il ‘pane’ colombiano.

Tra i piatti tipici colombiani, se c’è un simbolo che unisce tutta la Colombia, questa è l’arepa. Un disco rotondo e piatto fatto di farina di mais, cotto sulla piastra o fritto, che accompagna praticamente qualsiasi pasto: dalla colazione alla cena.
Le arepas hanno radici antichissime: erano già consumate dalle popolazioni indigene ben prima dell’arrivo degli spagnoli. Per questo vengono considerate un vero e proprio patrimonio culturale colombiano. Per far capire a un italiano cos’è l’arepa, basta dire che è un po’ come la nostra piadina romagnola o il pane carasau sardo: cambia forma e farcitura a seconda delle zone, ma resta sempre la base della convivialità.
Esiste addirittura la Giornata Mondiale dell’Arepa: il secondo sabato di settembre i colombiani si riuniscono per celebrarla. Noi abbiamo la pizza, loro l’arepa.
I piatti tipici colombiani sono un invito a sedersi a tavola con calma, a provare senza pregiudizi e a scoprire una Colombia che non è solo cartolina ma vita quotidiana, famiglia e festa. Dalla zuppa che ti riscalda l’anima (ajiaco) alla gigantesca festa in un piatto della banda paisa, passando per piccoli scrigni di formaggio come il pandequeso e per l’immancabile arepa, hai ora cinque ottimi motivi per prenotare un volo….o almeno per cercare il ristorante colombiano della tua città.
Buen provecho!
Quale di questi piatti tipici colombiani ti piacerebbe assaggiare (o hai assaggiato)?
E le bevande colombiane? Dai un’occhiata qui, sono una più buona dell’altra!
Leggi anche VIAGGIARE IN COLOMBIA E’ PERICOLOSO? 10 CONSIGLI PER LA TUA SICUREZZA