Se pensi alla cucina tipica di Lisbona la prima cosa che ti viene in mente è il baccalà! Ma la bella capitale portoghese offre tanto altro, per lo più a base di pesce, come polipo, merluzzo, sardine ma puoi trovare anche tante ricette a base di carne. Se sei in giro per la città lusitana, senti un leggero languorino ma non sai cosa mangiare, ecco quali sono i 5 piatti tipici di Lisbona che ti consiglio di provare.
Bacalhau a Bras
I portoghesi, si sa, sono grandi consumatori di prodotti ittici, in particolare di baccalà. Siamo abituati a pensare al nostro baccalà italiano, dal sapore forte e l’odore non proprio invitante, ma quello portoghese è completamente diverso perchè è inodore ed ha un sapore più delicato..diciamo che si avvicina al nostro merluzzo. Ci sono così tante ricette a base di bacalhau: lo puoi gustare fritto, con le patate, in umido, pare che addirittura ci sia una variante per ogni giorno dell’anno, ben 365 ricette! Insomma, direi che entra a pieno merito nei piatti tipici di Lisbona !
La ricetta più diffusa a Lisbona (e non) è quella conosciuta con il nome di Baccalà alla portoghese (il suo nome originale è Bacalhau à Bras, dovuto al suo ideatore, il sig. Bras) caratterizzato da un’avvolgente crema di uova che lega insieme il baccalà tagliato sottile con morbide cipolle e sulla superficie presenta uno strato di croccanti listarelle di patate fritte. Una vera goduria per gli occhi ed il palato.
Polvo à lagareiro
Tenero, gustoso, avvolgente. Se ripenso al polipo del frantoiano (così definito per l’abbondante utilizzo di olio e.v.o) mi viene l’acquolina in bocca. E dire che non sono affatto un’amante di questo pesce, ma la morbidezza dei tentacoli mi ha letteralmente conquistata!
Generalmente è condito con abbondante aglio, ma io l’ho chiesto senza perchè non amo le spezie troppo pesanti e difficili da digerire. Viene servito accompagnato con patate bollite e successivamente arrostite in forno, definite “patate a pugni” perchè vengono schiacciate, dunque aperte, con un pugno. Anche il polipo è sbollentato e successivamente arrostito insieme con le patate. Delizioso!
Sardinhas assadas
La sardina portoghese è piu grande di quella italiana, più grassa e, di conseguenza, più saporita. Le sardine alla brace costituiscono il piatto principale dello street food durante le Festas de Lisboa che si tengono a giugno (oltretutto le sardine in questo mese sono ancora più grasse e succulente…mica ingenui i portoghesi, eh!)
In tutta la città impazza la ‘sardina mania’, ci sono calamite, pitture, quadri che raffigurano la sardina cotta alla brace, piccole e grandi rappresentazioni colorate che rendono allegri anche i vicoli più piccoli e bui della città.
Le sardine vengono semplicemente arrostite alla brace e condite con un po’ di sale. Il grasso interno della carne completa il tutto rendendo un piatto così semplice in una festa per il palato.
Formaggi tipici di Lisbona
In quasi tutti i locali di Lisbona, pranzo o cena sono preceduti da un antipasto di formaggi. Considerato una tra le 7 meraviglie della gastronomia portoghese, il queijo da Serra de Estrela è un formaggio di pecora a pasta molle (nella foto, è quello in alto a destra con l’etichetta nera), è molto delicato e viene accompagnato con del pane casereccio sul quale essere spalmato o servito con il cucchiaino per poterlo assaporare nella sua bontà. Il queijo de ovelha curado, invece, è un formaggio di pecora stagionato e servito a fette, più pungente e asciutto.
Pasteis de nata – dolce tipico di Lisbona
Passiamo al dessert! Definiti anche pasteis de belem, si tratta semplicemente di piccoli dolcetti di pasta sfoglia. Non sono bellissimi da vedere, la superficie appare quasi ‘bruciacchiata’, perchè durante la cottura la farcitura alla crema d’uovo si caramella creando questa patina giallastra e in alcuni punti, appunto, nera. Però sono molto buoni, li trovi in qualsiasi pasticceria della capitale, grande o piccola che sia, ma se vuoi assaggiare degli ottimi Pasteis de Belem o de nata ti consiglio di andare nell’omonima pasticceria “Pasteis de Belem“.
A piacere, vengono spolverati con cannella o zucchero a velo; personalmente non amo la cannella e li trovo già molto dolci per aggiungere lo zucchero…sono buonissimi cosi, come il pasticcere li ha fatti !
LEGGI ANCHE: Lavanda e girasoli, una passeggiata in Provenza
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/tasteyourtrips/