Già dal titolo ‘L’isola di SuperShe‘ avrai capito che questo blogpost è dedicato principalmente alle donne e, naturalmente, è Silvia che scrive!
Per cui, se sei un uomo continua a leggere giusto per curiosità!
Se sei una donna chiama un’amica, preparate le valigie e prenotate il volo che atterrerà su un’isola accessibile solo a noi donne!
Immagina una villeggiatura ‘in rosa’, in una piccola isola della Finlandia in cui l’accesso è assolutamente proibito agli uomini! Che paradiso, vero?
Scherzo dai . . . anzi no, l’idea di lasciare Angelo con gli amici allo stadio mentre io trascorro un weekend di totale relax mi alletta parecchio! E poi non ci sarebbe nessun uomo attorno a me, anche lui starebbe tranquillo, no?
Cosa sto aspettando? Ora mi organizzo e prenoto il volo. . . vuoi aggiungerti a me?
MA ESISTE DAVVERO QUEST’ISOLA?
Bennato cantava ‘. . . poi la strada la trovi da te, porta all’isola che non c’è!‘
E invece quest’isola esiste eccome ! Il suo nome è SuperShe !
Tutto nasce dall’idea dell’imprenditrice americana Kristina Roth e dalla sua voglia di creare un luogo esclusivo in grado di consentire alle donne di rilassarsi, meditare e staccare la spina dalla vita di tutti i giorni ma soprattutto dai maschietti.
Quest’isola ‘rosa’ si trova in Finlandia, nei pressi di Helsinki e per accedervi, oltre al fondamentale requisito del sesso, è necessario iscriversi ed inviare la richiesta di prenotazione al sito ufficiale per un gruppo composto da minimo 2 e massimo 10 persone (non so quale sia la capienza massima di SuperShe).
Non ti puoi sbagliare, sul sito è scritto a caratteri cubitali: ‘SHES ONLY‘ !
DA DOVE NASCE L’IDEA DI SUPERSHE ?
Dalle varie interviste di Kristina emerge l’esigenza di garantire svago, sicurezza e completa tranquillità alle sue ospiti; l’imprenditrice ha dichiarato infatti che durante i suoi viaggi di vacanza si è resa conto di come spesso le donne non riescano a sentirsi a loro agio e a rilassarsi quando ci sono uomini attorno. Forse perchè si sentono osservate o magari perchè, soprattutto in luoghi poco affollati, si sentono ‘minacciate’ e non al sicuro, non libere di essere se stesse.
Ma non solo.
Infatti il problema, secondo Kristina, non scaturisce soltanto e propriamente dagli uomini, ma dalle donne stesse! Sembra un controsenso visto che stiamo parlando di un posto in cui tutto è a favore del gentilsesso, ma effettivamente se ci pensi le affermazioni delll’imprenditrice sono tanto semplici quanto vere:
SuperShe nasce dal desiderio di far riacquisire le energie alle donne, rilassarsi e riscoprire se stesse;
nessuna distrazione, solo il contatto con la natura e con la propria anima. Stop.
Quando c’è un belloccio nei paraggi, invece, le donne tendono a focalizzare la propria attenzione su di lui, a curarsi di più, a truccarsi per attirare l’attenzione (e poi ci sono io che invece mi curo per me stessa e metto il rossetto anche sotto la mascherina!).
SuperShe, quindi, non è l’isola di stranamore, ma è il luogo ideale per conoscere l’ ‘io’ più profondo e concentrarsi sul benessere personale.
Non so se proverò mai il brivido di atterrare in questa oasi di pace, dati anche i costi che, benchè non siano noti, pare che siano piuttosto alti.
Io nel frattempo ho provato a inviare la prenotazione della mia villeggiatura in rosa. . . se sarò selezionata, vorrai venire anche tu?
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