Il Giappone, così osannato, amato, desiderato.
Per molti è il viaggio dei viaggi, il sogno di una vita, per altri una meta inarrivabile, un capriccio irrealizzabile.
Sul Paese nipponico sono tanti i miti, i ‘sentito dire‘ che lo hanno reso così misterioso, ma quanto c’è di vero?
Abbiamo viaggiato per 10 giorni spostandoci da una città all’altra, cercando di calarci nei panni (o meglio, nei kimono) di questa cultura così diversa e così affascinante. Ammettiamo che prima della partenza ne abbiamo sentite di cotte e di crude da amici che avevano letto qualche curiosità sui social, molte delle quali però rimanevano vaghe e di fonte dubbia.
Avendo testato con mano, ora ci sentiamo di dire la nostra e di ripercorrere insieme con te il nostro viaggio in Giappone, tra verità e falsi miti.
VERITÀ SUL GIAPPONE
PULIZIA E PRECISIONE
Che i Giapponesi siano molto precisi, ordinati e puliti non è certo una novità…ma da quello che abbiamo visto lo sono in maniera quasi maniacale! Mai viste strade così immacolate, qui la civiltà regna sovrana, nessuno oserebbe buttare cartacce per terra o lasciare rifiuti sui sedili dei mezzi pubblici. Ma in particolare ci hanno colpito gli addetti alle pulizie che si aggirano nelle stazioni con una piccola aspirapolvere bianca in mano, pronti ad acciuffare qualsiasi barlume di immondizia fuori posto, anche la più invisibile ad un occhio occidentale come il nostro, troppo poco abituato a tanta educazione.
E la cosa stupefacente è che in giro per le città abbiamo trovato pochissimi bidoni della spazzatura, anzi, a dir la verità, gli unici che siamo riusciti a scovare sono stati quelli dei supermercati. In seguito abbiamo scoperto che c’è un motivo riguardo all’assenza di cassonetti per le strade (ne parleremo in un prossimo post sulla ‘curiosità del mese’), ma il punto è: come fa un giapponese quando è in giro e deve buttare un fazzoletto sporco? Per noi rimane un mistero, per lui è la semplice normalità!
INCHINI E GRATITUDINE
Durante il soggiorno in Giappone abbiamo creduto che di lì a poco ci sarebbe venuta una forte emicrania per colpa dei costanti inchini scambiati con negozianti, baristi, abitanti locali!
Cedi il tuo posto sul bus a un giapponese? Ti ringrazierà e si inchinerà.
Gli chiedi indicazioni per raggiungere quel tempio che volevi tanto visitare? Ti dirà quello che cerchi e poi si inchinerà (e penserai ‘ma dovrei essere io a ringraziare te!’).
Semplicemente, se gli rivolgi parola ti farà un bel sorriso e si inchinerà!
Se poi all’inchino unirà le mani a mo’ di preghiera, hai fatto centro, hai guadagnato la sua completa stima!
Il mood di vita è ispirato alla filosofia zen: sono tutti calmi e molto cordiali, da turisti ci siamo sentiti coccolati e alle volte ci sembrava addirittura di approfittare della loro gentilezza.
SICUREZZA
In nessuno dei nostri viaggi in giro per il mondo ci siamo sentiti più al sicuro di quando eravamo in Giappone.
L’idea di essere derubati, truffati o subire violenze non ci ha mai sfiorato, non abbiamo mai avvertito quella brutta sensazione di pericolo camminando tra vicoli bui e isolati, quella tensione fastidiosa che ti accompagna nel cuore della sera durante il tragitto di rientro a casa.
Piuttosto abbiamo sempre percepito grande fiducia nel prossimo e un’innocenza quasi fanciullesca.
Le donne passeggiano serenamente da sole a qualsiasi ora e alcuni treni delle metro hanno predisposto dei vagoni ‘women only‘, che consentono l’accesso alle sole donne, appunto. È un servizio attivo soltanto la notte e, benchè lo abbiamo trovato strano e forse un po’ esagerato, probabilmente è efficace e aiuta le donne a percorrere lunghi tragitti con la sicurezza di non essere importunate da persone moleste.
Nonostante tutto, ti consigliamo sempre di tenere gli occhi aperti, passeggiare in zone non isolate e possibilmente non in tarda notte, perchè se è vero che parliamo di un popolo affidabile e dall’onestà ineccepibile, è altrettanto vero che ‘tutto il mondo è paese’ e non si sa mai.
VITA DA ANIME
Si, proprio come rappresentato nei film, sembra di vivere in un grande cartone animato. Al nostro arrivo in aeroporto siamo stati accolti da raffigurazioni di animali di Pokemon e personaggi anime che ci davano il benvenuto, “irasshaimase“.
Ma più in generale, sulle vetrate dei palazzi, nei centri commerciali, fuori dalle stazioni di polizia, impazzano disegni giocosi dei più conosciuti cartoni animati, ma anche indicazioni e segnaletiche più serie, ma sempre bizzarre, per i nostri gusti.
Noi definiremmo tutto questo molto trash e chic.
E IL SUSHI? È DIVERSO?
Senza giri di parole e dando una risposta secca: assolutamente SI ! Anche il più semplice nigiri è diverso, più ‘casereccio’ e dal vero sapore orientale.
Prendi un aereo, atterra in Giappone e assaggia, non vogliamo dirti altro.
FALSI MITI DEL GIAPPONE
NESSUNO PARLA INGLESE
Questa è la prima incongruenza che abbiamo riscontrato rispetto a quanto ci aveva raccontato qualche amico e da quanto avevamo letto qua e là.
Diversamente che in Cina, abbiamo comunicato tranquillamente in inglese con la maggior parte dei giapponesi (tranne qualche ragazzo che non capiva nemmeno una parola, ma in Italia non siamo certi messi meglio!)
IL GIAPPONE COSTA TROPPO
Ma chi l’ha detta questa cosa?
Tranne il volo (ma anche in merito a questo, basta trovare buone offerte o non viaggiare in alta stagione) la nostra breve vita giapponese è stata super economica.
Da alloggi forniti di ogni confort a 20 € ciascuno, al pranzo a base di pesce fresco a meno di 30 € totali per tre persone!
Nei supermercati, poi, fai gli affari migliori: sono aperti 24h, tutto costa davvero poco e ci trovi qualsiasi cosa, soprattutto i piatti pronti (a volte anche caldi) da mangiare a pranzo o a cena come alternativa al ristorante.
GIAPPONESI DIFFIDENTI
Sicuramente timidi e non particolarmente espansivi, ma assolutamente non taciturni e diffidenti. Non saranno i primi ad iniziare una conversazione, ma quando chiedi a un giapponese un’informazione, un’indicazione, non soltanto sarà felice di risponderti, ma non si darà pace se non riuscirà ad aiutarti concretamente.
Noi, ad esempio, eravamo davanti alla stazione di Tokyo e abbiamo chiesto ad un passante se ci potesse consigliare come raggiungere facilmente la zona di Shinjuku e la statua del Godzilla sputa fuoco; senza alcuna esitazione, ha risposto con un semplice ‘follow me!‘ e, andando nella direzione opposta al suo senso di marcia, ha camminato per più di 1 km per portarci nel punto esatto che gli avevamo chiesto.
E lo stesso ha fatto la guardia di un centro commerciale che ci ha condotti, andando su e giù per le scale, all’ingresso di un negozio che stavamo cercando e non riuscivamo a scovare.
Che dire…adorabili!
Stai organizzando un viaggio dall’altra parte del mondo o sei appena rientrato dal Giappone? Sei hai altre verità o falsi miti da chiedere o comunicarci, saremo felice di leggerti nei commenti.
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