Una delle prime cose che ci ha incuriositi e, a dir la verità, straniti durante il nostro viaggio in Giappone è stato un atteggiamento strano, un gesto particolare assunto dai capotreno, macchinisti, ma più in generale potresti vederlo fare a tutti gli autisti di un mezzo pubblico. Quando abbiamo notato per la prima volta un ferroviere ‘gesticolare’ in questo modo pensavamo stesse discutendo con qualcuno, ma….non c’era nessun interlocutore dall’altra parte! Ci siamo visti puntare il dito e ci siamo chiesti “ce l’ha con noi? Siamo appena arrivati!” Ma, ovviamente, non ce l’aveva con noi. . .e in realtà con nessun altro! Parlava da solo!
Gli altri ferrovieri si comportavano allo stesso modo e il medesimo gesto si ripeteva in ogni stazione. Allora abbiamo realizzato che non si trattava di un caso isolato, ci siamo documentati subito sul web e abbiamo scoperto che questo bizzarro ‘teatrino’ gestuale in realtà è una delle più comprovate ed efficaci misure di sicurezza sul lavoro! Sti giapponesi sono tanto adorabili quanto geniali!
Prima di continuare a leggere, guarda il video per farti un’idea di cosa stiamo parlando:
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Ora scopri il motivo di questo gesto. E’ semplice e ingegnoso.
SHISA KANKO – PUNTA E CHIAMA
Si chiama shisa kanko e potremmo definirlo il gesto del ‘punta e chiama‘ perchè concretamente è proprio quello in cui consiste. Questa tecnica richiede di puntare l’indice verso la prossima azione da fare, indicare qualcosa di importante e contemporaneamente annunciarla ad alta voce.
Facciamo un esempio: il treno è fermo, deve ripartire per dirigersi verso la prossima fermata. Il macchinista indicherà con il suo indice (e l’inconfondibile guanto bianco) il riquadro delle fermate annunciando a sè stesso un sonoro “Prossima fermata: Kyoto“. Oppure, il treno deve viaggiare ad una velocità precisa e allora sempre lui, il nostro bravo macchinista, dirà ad alta voce “velocità 100” e punterà l’indicatore davanti a se, per autoconvincersi e rassicurarsi che sarà fatto esattamente come lui stesso si è imposto.
Tutto qui.
SPIEGAZIONE ED EFFICACIA DEL GESTO
La domanda a questo punto sorge spontanea: perchè un gesto così banale e apparentemente insignificante è stato adottato addirittura a livello nazionale?
Perchè, secondo uno studio di ricerca del 1994, è stato provato come, adottando la tecnica dello shisa kanko, l’errore umano degli operatori di bordo e di banchina delle stazioni si è ridotto addirittura del 85% !
Questa bizzarra tecnica infatti aiuta a scolpire nella mente le informazioni che riceviamo e a diminuire drasticamente il margine di errore. Dopo tante ore di lavoro, la stanchezza e le varie distrazioni che si insinuano nel nostro cervello riescono ad essere in parte neutralizzate dalla pratica costante del punta e chiama.
Pensa che nel 1996 questo gesto è stato adottato in America, per contrastare il susseguirsi di incidenti nella metropolitana dovuti al fatto che i macchinisti, per distrazione, aprivano le porte ancor prima che il treno fosse fermo.
E’ vero, a guardare i giapponesi intenti nel loro buffo comportamento verrebbe solo da ridere.
Però, riflettendoci su, quante cose non ci dimenticheremmo quotidianamente se cominciassimo anche noi a puntare il dito sulle cose importanti da fare/ricordare? Immagina, ad esempio, di puntare il dito verso la tua auto ed esclamare ‘ho chiuso la macchina‘. Forse eviteremmo i viaggi di San Giovanni tornando più volte a controllare di aver chiuso effettivamente la macchina, come pensavamo.
Secondo te varrebbe la pena adottare il gesto giapponese, con il rischio di essere presi per pazzi, o sarebbe meglio continuare a distrarsi e a dimenticarsi le cose?
Parliamone, ti leggiamo volentieri nei commenti !
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