Parigi è spesso denominata la città dell’amore o la città della luce, ma per noi è soprattutto una città dalla bellezza senza tempo.
Silvia ci è già stata due volte e sente fortemente il bisogno di tornarci una terza; Angelo, che solitamente non ama visitare più volte la stessa città, in questo caso sarebbe ben felice di tornare a Parigi.
È una città magica, Parigi attrae con la sua cucina raffinata, i suoi iconici monumenti, le romantiche rive della Senna e i caratteristici quartieri storici. Insomma, è una delle poche capitali europee che incanta chiunque la visiti con il suo mix unico di eleganza e tradizione.
Troppe cose da fare e vedere, non basterebbe nemmeno una settimana. Però, con un po’ di volontà (e soprattutto con il tempo che avevamo a disposizione) siamo riusciti a girare in lungo e in largo per Parigi in soli due giorni e mezzo.
In che modo? Ora te lo spieghiamo nel dettaglio.
ATTENZIONE: è bene pianificare per tempo e attentamente ogni spostamento e soprattutto comprare online, prima del viaggio, i biglietti delle attrattive di interesse. Servirà per sfruttare al massimo il tempo a disposizione che già è poco, se poi ti metti a fare anche le file…..
Questo è stato il nostro personale programma. Ciò che manca lo abbiamo inserito nel nostro prossimo imminente viaggio ‘integrativo’ nella capitale francese!
PRIMO GIORNO A PARIGI
Siamo arrivati nella tarda notte di giovedì, per cui il nostro racconto inizia da venerdì mattina, il giorno numero 1.
Noi abbiamo soggiornato in un appartamento molto vicino alla fermata della metro La Muette e prima di salparci sopra e visitare la capitale francese, come potevamo iniziare il nostro voyage se non con un buon croissant, sfogliato e burroso? Se chiudiamo gli occhi, ancora avvertiamo il profumo e la fragranza delle sue inconfondibili sfoglie. Saziate le nostre papille gustative, decidiamo di soddisfare anche le nostre pupille e partiamo col botto alla volta di Sua maestà, simbolo indiscusso di Francia e riconosciuta in tutto il mondo: la Tour Eiffel. Basta scendere a Trocadero per ammirare la torre dalla splendida terrazza panoramica e scattare tante foto di super effetto.
Ma ci torneremo il secondo giorno, di sera, per gustarci il luccichio dall’interno.
Perciò, ci rimettiamo in marcia e ci avviciniamo alla Senna e al Pont de l’Alma, tristemente noto per essere stato il luogo del tragico incidente automobilistico che ha coinvolto Lady D. nel 1997. Questo ponte è anche famoso per ospitare la Flamme de la Liberté, una replica della torcia originale della Statua della Libertà e che è diventata un memoriale non ufficiale per la principessa.
Attraversiamo rapidamente il regale Ponte Alessandro III per raggiungere l’immenso viale degli Champs-Èlysées e l’Arco di Trionfo. Intanto si è fatta una certa e approfittiamo della presenza di un piccolo chioschetto ai bordi del viale per assaporare un’altra meravigliosa tipicità tutta francese: la crêpe ! È quasi ipnotico osservare la preparazione di questa goduriosa pastella a base di farina, uova, latte e burro sulla crêpière rovente per poi essere farcita di nutella, ripiegata e servita ancora fumante.
Bene, ci siamo ricaricati, ora è tempo di salire in collina e di addentrarci nell’atmosfera artistica e bohemien di Montmartre. Davanti alla metro Abesses non puoi perdere Le Mur des Je t’aime, un muro ricoperto da 250 “Ti Amo” scritto in lingue diverse. Montmartre è un quartiere affascinante e fonte di ispirazione per molti artisti celebri tra cui Picasso e Van Gogh. È il quartiere ideale per immergersi nell’arte di strada parigina: la pittoresca Place du Tertre è un luogo caratteristico dove gli artisti locali espongono le loro opere e realizzano ritratti. Poi saliamo una ripida rampa di scale per raggiungere e ammirare la Basilica del Sacro Cuore, la sua cupola bianca e le pareti di travertino. Da qui puoi godere anche di una vista mozzafiato sulla città. Altre mete iconiche del quartiere sono: la Maison Rose, una casetta rosa, in realtà un piccolo ristorante, diventata meta imperdibile per i fan della serie Emily in Paris. Ma anche la pittoresca Rue de l’Abreuvoir che è definita da molti “la strada più bella di Parigi” per via delle sue vecchie case in pietra e i pavimenti di ciottoli (noi non siamo d’accordo…cioè bella è bella, ma non addirittura la via migliore!).
Per cena abbiamo prenotato a Le Refuge des Fondus. È un luogo davvero bizzarro e divertente, sarà meglio parlarvene in un articolo a parte!
Di ritorno all’appartamento, scendiamo alla fermata della metro Blanche per lasciarci travolgere dalle illuminazioni maestose del Moulin Rouge (abbiamo scelto di non assistere agli spettacoli proposti all’interno perchè i costi sono molto alti).
SECONDO GIORNO A PARIGI
Decidiamo di iniziare il nostro secondo giorno a Parigi facendo più di un’ora di fila per assaggiare il famosissimo croissant di Cedric Grolet Opera, a pochi metri dal Teatro dell’Opera. Com’è finita? Che i cornetti sono andati a ruba in un battito di ciglia e siamo stati costretti a riversarci su altri tipi di dolcetti (buoni, per carità eh…ma non ci siamo mica fatti tutta quella fila, al freddo, per questi dolcetti).
Ci spostiamo a Place Vendome e, con un (grande) pizzico di invidia, rimaniamo incantati davanti all’elegante Hotel Ritz, uno dei più celebri e lussuosi al mondo.
È la volta di dirigersi al Louvre. La visita del museo, tra una Monnalisa e una Venere di Milo, ci ha occupato il resto della mattinata.
Una volta usciti di là, abbiamo pensato di rilassarci e goderci la pace seduti sulle panchine del Giardino del Palazzo Reale, ovviamente addentando una baguette super farcita.
Attraversiamo il Ponte degli Artisti, diamo un’occhiata alla facciata della Cattedrale di Notre-Dame (non accessibile fino a dicembre 2024) e visitiamo Saint Chapelle, con i suoi meravigliosi vetri policromi, e la Conciergerie, diventata famosa come prigione durante la rivoluzione.
Abbiamo preso la metro e ci siamo fermati a Chaussee D’Antin. Sai perchè? Per fare un po’ di sano (e non economico) shopping…no scherziamo, abbiamo solo gironzolato all’interno delle Galeries Lafayette, perchè è davvero improponibile fare acquisti là dentro! Però una cosa gratuita c’è (e secondo noi anche più bella dello shopping): non dimenticarti di salire sulla terrazza per godere di una visuale spettacolare su molti monumenti principali, come l’Opera Garnier, il quartiere Montmartre e la Tour Eiffel.
A proposito di Tour Eiffel, abbiamo ripreso la metro e siamo scesi alla fermata Bir-Hakeim per salire sulla torre e visitarla dal suo interno, di notte, luccicosa. Infatti dalle 18 alle 22 si illumina e ogni ora, per 5 minuti, si svolge lo spettacolare show delle luci lampeggianti. Hai la sensazione di avere tutti gli occhi puntati e hai la consapevolezza che molti parigini e turisti in quel preciso istante ti stanno osservando!
TERZA e ultimo GIORNO
Cosa rimane da fare nelle ultime ore parigine? Se si amano le visuali sorprendenti, si può salire sulla Tour Montparnasse, il maestoso grattacielo di 210 metri e 59 piani della capitale.
Poi c’è il Pantheon (eh già, non lo abbiamo solo noi!) e Place de l’Estrapade (che riconoscerà sempre chi ha visto la serie Emily in Paris).
La nostra visita della zona meridionale di Parigi è terminata scendendo alla fermata Gare De Lyon e passeggiando nella Rue Crémieux, una tranquilla e coloratissima via in stile Notting Hill, meta popolare di fotografi amatoriali e non.
A questo punto ci erano rimasti ancora un po’ di tempo ed energia. Quando siamo in viaggio infatti siamo inarrestabili e maciniamo chilometri. E allora, per qualche attimo di patriottismo, abbiamo raggiunto Place D’Italie dalla metro omonima. È la piazza che, in origine, segnava l’inizio della strada che portava in Italia.
Ma lo sai che abbiamo preparato una mini guida riassuntiva del viaggio di 2 giorni e mezzo a Parigi? Pochissime pagine da stampare e portare con te per le strade parigine e che potranno aiutarti ad avere sempre a portata di mano il programma senza perderti nessun minuto prezioso. Ed è gratuita! Per averla, leggi qui.
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